Non mi voltai, ma respirai, respirai profondamente e sentii la fresca aria scendermi nei polmoni e diffondersi ovunque nel mio corpo.
La memoria andò indietro, molto indietro forse negli unici attimi di profonda felicità che io ricordavo, delle braccia gentili che mi cingevano, degli occhi dolcissimi che mi fissavano e quel profumo.."Aiutami come sempre hai fatto, guidami tu!"
Poi aprii gli occhi ed urlai:"In guardia Cimeric!" colpendo con forza sul bastone dell'ascia.
Dovevo sfiancarlo, solo allora, forse avrei potuto avere l'attimo di debolezza che mi avrebbe permesso il vantaggio.
Astuzia e velocità solo queste erano le mie carte vincenti...
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