“Oh, no…” risposi di getto alle sue parole, lanciandogli un’occhiataccia scherzosa solo in parte “Vi prego, no! …Anche voi volete ‘sistemarmi’, adesso? Ne parlate come se fosse un’occupazione qualsiasi! Ne parlate come ne parlano tutti gli altri!”
Sospirai e mi sedetti sull’erba, respirando l’aria fresca a pieni polmoni: “E avete tutti le stesse sciocche idee, mentre io… oh, io vorrei tanto avere la possibilità di innamorarmi. Vorrei sentire quello sfrigolio allo stomaco di cui parlano i poeti! E non mi importerebbe che fosse nobile, potrebbe essere anche un contadino, o un artigiano… ma vorrei che mi accettasse per quella che sono. Vorrei che si innamorasse di me e non dei miei titoli, delle terre di mio padre o del mio nome… Vorrei che fosse un uomo buono e onesto, ma che non temesse di contraddirmi quando necessario: non c'è niente di peggio della falsa condiscendenza… Lo vorrei sincero e...”
Rimasi in silenzio per un momento persa in quel sogno, poi mi resi conto di quanto avevo parlato e mi vergognai, così circondai le ginocchia con le braccia e vi nascosi il viso.
“Ecco...” dissi tristemente “vi sembrerò una stupida adesso!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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