I due avversari erano l'uno di fronte all'altro.
Si studiavano ed attendevano l'attimo giusto prima del fatale colpo, mentre un innaturale ed opprimente silenzio avvolse l'arena.
Ad un tratto qualcosa sembrò destare Guisgard.
Un qualcosa che lui solo sembrò udire.
Il cavaliere, senza rifletterci, con un gesto istintivo, si voltò dietro, in direzione dell'albero dove si trovava Talia.
E la vide.
Ma in quello stesso istante Iwan, approfittando della distrazione del suo avversario, tirò un poderoso fendente.
"Attento, Guis!" Gridò Tisson.
Il cavaliere ebbe solo il tempo di spostarsi leggermente verso destra, senza riuscire però ad evitare del tutto il colpo del suo avversario.
Un momento dopo Guisgard si accasciò a terra, stringendosi con forza il fianco ferito.
"Primo sangue!" Urlò uno dei presenti. "La contesa è di Iwan!"
"No, fermi, voglio finirlo quel lurido porco!" Urlò con rabbia Iwan.
E tentò di avventarsi sull'avversario, che nel frattempo raccolse la spada e nonostante la ferita si apprestò a rispondere al nuovo possibile attacco.
"No, fermati, Iwan!" Lo bloccarono i presenti. "Secondo le regole decise all'inizio, questa sfida è conclusa! E ne sei il vincitore!"
"Guis, come stai?" Chiese Tisson avvicinandosi all'amico ferito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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