Calandrake, ritrovandosi davanti Elisabeth, si abbandonò ad un tenero e straziante pianto.
"Elisabeth..." cominciò a dire "... che gioia risentire la tua voce... la vita per me ormai non ha più gioie... vivo qui da anni ormai... fui portata via dal mio villaggio da quell'uomo... quel demonio... Cosimus... mi fece sua schiava e dovetti soddisfare ogni suo vizio ed ogni sua depravazione... a stargli vicino... sono diventata quella che vedi oggi... sfiorita, la mia giovinezza e la mia vita..."
Pianse ancor più forte e l'abbracciò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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