Intanto, fuori le mura del convento dei benedettini, il duello sembrava ormai concluso.
"Guis, rispondimi, in nome del Cielo!"
"Alzati, cane!" Gridò Iwan. "Alzati che ti finisco!"
"Sono qui..." rispose Guisgard "... fatti sotto... mi basta anche una sola mano per te..."
"Andiamo via, Iwan!" Lo esortò uno dei suoi. "I monaci ci hanno visti! Andiamo via, ormai hai vinto!"
"Un giorno finirò ciò che ho cominciato oggi!" Minacciò Iwan, per poi scappare con i suoi.
E quando furono lontani, Guisgard chinò il capo.
"Tis... Tisson..." tentò di dire.
"E' grave?" Chiese il compagno. "Ti porto a casa!"
"Aiuta... mi... argh..."
"Guisgard!"
"Aiutami... Tisson... ad alzarmi..."
Ma in quel momento si voltò e vide una figura correre verso di loro.
Era Talia.
Un sorriso sembrò allora nascere sul suo viso e tentò di rialzarsi da solo, ma senza riuscirci finendo per appoggiarsi a Tisson.
"Ti porto a casa, resisti!" Disse questi.
Ma in quel momento gli occhi di Guisgard si fecero rossi e la sua pelle pallidissima.
Un attimo dopo perse conoscenza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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