Non so cosa mi dette la forza di non accasciarmi a terra… li raggiunsi appena in tempo per vedere Guisgard perder conoscenza e una paura nera mi invase all’istante. Iwan e i suoi compagni erano fuggiti ma non mi importava di loro in quel momento, in quel momento non mi importava di niente e non riuscivo a guardare altro che quella camicia lacerata e piena di sangue… per un attimo mi bloccai, impietrita alla vista, mentre mille ricordi simili si affacciavano alla mia mente… ma furono, forse, proprio quei ricordi a riscuotermi immediatamente.
Mi avvicinai, allora, e meccanicamente mi piegai per raccogliere la sua spada abbandonata a terra. Quando mi rialzai ero determinata.
“Andiamo a casa!” dissi all’uomo che era rimasto con lui “Andiamo in fretta, deve essere curato subito!”
Quell’uomo, che stava disperatamente tentando di sorreggerlo, era l’unico che gli era rimasto vicino e inconsciamente provai un vivo moto di gratitudine per lui.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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