"Cosa fai, ora!" Lo riprese la zia. "Non puoi alzarti!"
"Non pretenderete che resti a letto tutta la vita!" Rispose Guisgard.
"La ferita è ancora aperta! Quindi resta a letto! Inoltre va pure cambiata!"
"Cambiata?" Ripeté Guisgard. "Ma darà un male cane!"
"Non sei più un bambino, quindi smetti di lamentarti!"
"Zia... cosa sono quei fogli sul tavolo?" Chiese Guisgard.
"Non saprei... forse qualcuno ha scritto qualcosa. Forse Talia, visto che è stata qui tutta la notte." Rispose la zia.
Nel frattempo, per le vie del borgo, qualcunò chiamò Talia.
"Buongiorno!" Salutò Tisson. "Allora, cosa dice il nostro ammalato? Ha ripreso conoscenza? Conoscendolo ci vorranno le catene per tenerlo legato in quel letto!" E rise.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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