"Certo!" Esclamò lieto Tisson. "Voglio proprio vederlo il nostro ammalato! Non capita tutti i giorni di trovarlo in un letto fasciato ed impossibilitato a compiere una delle sue!"
I due così si diressero verso la casa di Guisgard.
Qui trovarono ancora la zia insieme a lui.
"E dire che una volta davi lezioni a noi altri su come tirare di spada!" Disse Tisson appena entrato nella stanza.
"Smettila, che anche in queste condizioni posso prenderti a pedate!" Rispose Guisgard.
Ed i due risero forte.
"Come ti senti?" Chiese Tisson.
"Bene, sono loro che mi trattano come un malato!"
"Ma se poco fa sei sbiancato al solo pensiero di doverti ripulire la ferita!" Intervenne la zia.
Tisson rise di nuovo.
La zia uscì ed allora Tisson chiese:
"Come ha fatto a ferirti a quel modo?"
Guisgard fissò per un momento Talia.
"E'... è stato semplicemente più veloce ed abile di me... si vede che l'ho sottovalutato..." rispose facendosi serio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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