Quella voce, gentile eppure decisa allo stesso tempo, fece fermare il cuore di Morrigan. L'aveva sentita, dunque, e ancor di più, aveva letto la sua anima. Avrebbe dovuto sentirsi spaventata e forse anche adirata dall'essere stata smascherata in quel modo.
Contro ogni ragionevolezza, invece, Morrigan si sentì quasi sollevata. Si accorse in quel momento di aver desiderato che quella donna la vedesse. Aveva desiderato fin dal primo istante che l'altra la riconoscesse e quasi la sollevasse dalla necessità di continuare a restare nell'ombra.
Con un passo reso appena incerto dalla tutte quelle emozioni improvvise, Morrigan uscì dal suo nascondiglio e si fece avanti, mostrandosi agli occhi delle donne che c'erano in quella sala e che si erano voltate verso di lei.
Non aveva occhi che per quella donna che le aveva parlato. Ella era altera, maestosa, con addosso i segni di chi ha sofferto ma che ha sempre superato con forza le avversità del destino. Morrigan, nonostante la sua abituale altezzosità, non potè fare a meno di chinare il capo e rivolgerle un segno di rispettoso omaggio.
"Non era mia intenzione mancarvi di rispetto, signora. Se conoscete il mio volto, conoscete anche il mio cuore e saprete allora che le mie intenzioni non erano malvage"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 26-08-2010 alle ore 20.00.37.
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