“Felicità?” sbottai, allungando le braccia e spingendolo lontano da me “Quale felicità, Iwan? Voi siete pazzo! Credeste davvero che rapirmi, che consegnarmi nelle mani di quell’uomo, di quel Cosimus, sarebbe stato il modo giusto per…” lo guardai freddamente, poi proseguii “E poi voi non mi conoscete affatto, non sapete niente di me, niente! Potrei anche essere una persona orribile, per quel che ne sapete. Non negherete che è il mio volto che vi piace e nient’altro!”
Lo osservai ancora per un istante, cercando di reprimere il fiume di improperi che mi affollavano la mente, infine mi limitai a soggiungere, con il tono di chi cerca di convincere in prima istanza sé stesso: “Quanto a Guisgard… non è affatto condannato! Non lo è! C’è ancora speranza!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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