Morrigan aveva seguito Elisabeth dentro l'oscura cappella. Questa volta era la sua amica a mostrare di conoscere quel luogo, tanto si muoveva sicura e spedita, nonostante lo spazio angusto e la fioca luce della candela che non riusciva a vincere il buio attorno a loro.
Vide Elisabeth che fissava delle strane incisioni, la vide compiere dei gesti lenti e solenni... uno speciale rito magico, di cui non conosceva nè i gesti, nè le parole... sentì che attorno a loro i quattri elementi del mondo si riunivano e le avvolgevano... ne sentiva chiara la presenza amica e rassicurante... la sua vista cominciò ad annebbiarsi... metti la tua mano nella mia... Morrigan obbedì... stentava a tenere gli occhi aperti, come se il sonno o la fatica le pesassero sulle palpebre, e non ne conosceva il motivo... non avere paura... non ne ho, Elisabeth... so che non mi lascerete qui!
I cristalli ruotavano, producendo un suono armonioso, un tintinnio regolare ed insieme pieno di cromatismi sonori... poi fu solo la luce... una luce vivida, intensa, che costrinse Morrigana chiudere gli occhi... ma una luce benigna, che avvolgeva senza ferire...
... quando riaprì gli occhi, la cappella, il monaco, il nano, tutto era sparito. Attorno a loro si stendeva una fitta foresta, davanti ai loro sguardi si ergeva una torre. Morrigan la studiò con interesse.
Sembrava essere stata costruita come fortezza da guerra. A prima vista non v'erano entrate. Di sicuro ne possedeva una e una soltanto, probabilmente accessibile dal sottosuolo. Non v'erano finestre, ma soltanto strette feritoie, sufficienti agli arcieri e ai lancieri per difendere la postazione. La merlatura, in alto, sembrava rinforzata, probabilmente poteva essere armata all'occorrenza con qualche macchina da guerra leggera. Morrigan aveva già visto simili torri, e le aveva anche assediate a lungo, durante le sue passate battaglie. Sapeva che non erano luoghi di facile accesso... anche se... anche se noi abbiamo due buone alleate... la determinazione e la magia!
Comunicò brevemente ad Elisabeth le sue osservazioni sullo stato della torre, poi concluse:
"Se la vostra magia ci ha condotte qui, vuol dire che è qui che dobbiamo entrare..."
Prese una piccola pausa, respirò l'aria della foresta, come se avesse bisogno di rinfrancarsi prima di affrontare un discorso importante, quindi rivolse lo sguardo verso la sua compagna.
"Voi conoscete la natura del male che abita questo luogo. Non me ne avete parlato apertamente, ma lo percepisco sempre più forte nei vostri pensieri... per questo a voi rivolgo questa domanda: entriamo con la forza o entriamo con la magia?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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