<la fata annuì impercettibilmente mentre la sua mano scivolava in quella di Guiscard e muoveva i suoi passi verso la quercia cava> Voi avete saputo vedere con gli occhi del cuore, sarete ricompensato Cavaliere <si accorse che non conosceva neppure il nome di quell’umano, ma non le importava. La Madre Terra le aveva affidato un compito e non era nella sua natura opporsi o fare troppe domande. Giunti alla quercia cava Empi indicò a Guiscard un giaciglio di foglie secche> Adagiatevi qui Cavaliere, e scoprite la vostra ferita, preparerò per voi un impacco di foglie curative. La Terra ci dona tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ma pochi conoscono i poteri delle foglie <sparì per un attimo all’interno della quercia cava, la sua voce era ancora udibile mentre la fata sceglieva le erbe da usare> iperico per calmare il dolore, foglie di lampone per disinfettare la ferita aperta ed infine coda cavallina per affrettare la cicatrizzazione <parlava lentamente con voce serena e lieta> Non vi sono foglie per i dolori del cuore <aggiunse tornando a guardare Guiscard. Poi tacque per un attimo e abbassò gli occhi> Sono un essere del Piccolo Popolo, Cavaliere <pronunciò con un filo di voce, con la solennità che si riserva ad un segreto> viviamo nella foresta da tempo immemore e governiamo gli elementi. La Terra è la Madre di tutti gli elementi. <l’impacco di foglie era pronto per essere applicato> Non so quale sia la vostra impresa Cavaliere ma poiché avete creduto e vi siete fidato, Terra, Acqua, Fuoco, Vento e Nebbia sono al vostro servizio <tacque per un attimo> E ora se permettete, questo impacco di foglie potrà farvi star meglio.
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