Poi destato da un pensiero lontano, Guisgard si rivestì e si alzò da quel letto di foglie.
Si guardò intorno, ma non vide più Empi.
"Tutto sembra essere stato un sogno... un incanto..." mormorò.
E riprese la via per ritornare dagli altri.
Si voltò un'ultima volta.
"Vi avrei voluta con noi..." disse "... e ovunque voi siate, spero possiate raggiungerci presto..."
Poco dopo ritornò dal gruppo.
"Allora?" Chiese Maladesh. "Dove sei stato?"
"Non ha importanza." Rispose Guisgard. "Pensiamo piuttosto a come prendere quella dannata torre!"
"Allora è inutile restare qui a chiacchierare! Andiamo!" Esclamò Maladesh.
E seguendo le indicazioni fornite loro dal compagno di Iwan, raggiunsero, nel cuore della foresta, la torre di Cosimus e davanti a loro si mostrò la desolante scena del massacro dei borgognoni.
"Cosa è accaduto qui?" Chiese Maladesh. "Che il diavolo sprofondi negli inferi!"
"Questi cavalieri hanno cercato di prendere la torre..." ripose Guisgard "... ma hanno fallito..."
Poi, accorgendosi che tra i morti vi erano anche cavalieri di Provenza, disse:
"Non ho altra scelta..."
"Cosa intendi dire?" Chiese Tisson.
"Indosserò una di queste armature ed avrò l'accesso alla torre..."
"E poi?" Domandò Tisson.
"Poi mi verrà qualcosa in mente..."
"E' una pazzia!" Esclamò Tisson.
"Non ho altra scelta!" Rispose con rabbia Guisgard.
"Forse potrai contare su un potente alleato..." intervenne Maladesh, mostrando una piccola fiala.
"Cosa sarebbe?" Chiese Guisgard.
"L'illusione tra la vita e la morte..." rispose Maladesh "... tanto, cos'hai da perdere?"
"Niente!" Rispose lui. "Ma spiegaci cosa hai in mente?"
"Serve qualcuno con la faccia pulita... qualcuno che Cosimus non conosca..."
Maladesh non finì neanche di parlare e fissò Cavaliere25.
"Ragazzo mio..." disse "... ora avrai la possibilità di guadagnarti il titolo di degno mio allievo... sei pronto?"
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|