Discussione: Fuga nel Crepuscolo
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Vecchio 03-09-2010, 02.25.50   #888
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nel frattempo, dall'altra parte del bosco, due uomini avanzavano nella notte con un sacco in braccio.
"Il padrone è andato su tutte le furie!" Disse uno dei due. "Ci aveva già fatto la bocca a questo bel bocconcino!" E rise forte.
L'altro restava in silenzio.
"E come dargli torto?" Continuò. "Era un gran bella ragazza... e..."
"Sta zitto!" Disse l'altro.
"Cosa ti prende?" Rispose il primo.
"Porta rispetto per i morti!"
"Al diavolo! Le donne sono tutte uguali! E poi questa serviva solo per attirare quel cane di Guisgard! Io non l'ho mai visto in volto, ma vorrei proprio conoscerlo... magari sarò io ad ucciderlo!" E rise forte.
"Avresti dovuto farlo quando ne avevi l'occasione..." disse l'altro.
"Cosa? Chi sei? Un momento... tradimento! Sei..."
Ma non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che Guisgard lo trafisse mortalmente.
"... Gui... sgard..." mormorò prima di morire.
Guisgard allora prese con se il sacco e si diresse in un'irregolare radura.
Qui sciolse il sacco e finalmente rivide il volto di Talia.
Quell'innaturale pallore non aveva tolto nulla alla sua bellezza.
E nel vederla così Guisgard sentì una fitta al cuore.
Si allontanò d'istinto e fissò il cielo notturno.
"E... se fosse... se il veleno non avesse fatto effetto?" Si tormentava. "No, Maladesh era sicuro..."
Si sedette allora accanto al corpo di Talia ed attese in silenzio.
I minuti sembravano prima ore, poi giorni, poi mesi e anni.
Il tempo pareva non voler scorrere più.
Si Tolse il mantello e lo avvolse attorno alla ragazza, sperando che il calore accendesse di nuovo, e presto, la vita in quel corpo.
E restò accanto a lei ad attendere quel sospirato risveglio.
E nell'attesa, pregò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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