Cavaliere25 fu legato con forza al carro.
Mentre gli altri, immobilizzati, furono costretti a guardare.
"Ora ci divertiremo, canaglia..." disse con un sadico sorriso il capo dei cavalieri, mentre volteggiava la sua frusta.
Un attimo dopo tre rapide e dolorose frustate cominciarono a segnare la schiena del giovane apprendista di Maladesh.
"Ragazzo mio..." mormorò con rabbia mista a disperazione il cacciatore di taglie, nel vedere in quelle condizioni il suo giovane compagno.
Intanto, quei malvagi cavalieri ridevano ed insultavano il giovane apprendista.
"Grossi idioti!" Disse una voce alle loro spalle.
"Ma chi diavolo..." farfugliò il capo dei cavalieri.
"Con simili uomini come può pretendere Cosimus di catturarmi?" Aggiunse il nuovo arrivato.
"Chi sei tu?" Chiese uno dei soldati.
"State setacciando la foresta ed il borgo da ore ed alla fine sono io a dover venire da voi! Che idioti!"
"Ma allora tu sei..." prese a dire il capo dei cavalieri "... uccidetelo, uomini! Chi ci riuscirà sarà egli stesso a portare la sua testa a lord Cosimus!"
Guisgard estrasse rapido la spada e subito ferì a morte il primo di loro che gli si lanciò addosso.
Approfittando del caos, Maladesh estrasse dal carro alcune armi e le lanciò agli altri.
Scoppiò allora un duro e sanguinoso scontro.
Poco dopo i cavalieri di Cosimus erano tutti morti.
Corsero allora tutti attorno a Cavaliere25.
"Tranquillo, ragazzo..." disse Guisgard controllando le sue ferite "... ti hanno solo dato pochi colpi..."
Lo sciolsero e lo fecero riposare sul carro.