Di li a poco, il carro partì, seguendo il sentiero e giungendo nella foresta.
Qui trovarono una rientranza naturale del sentiero, che permetteva con difficoltà il passaggio ad un singolo cavaliere a cavallo.
"Qui è perfetto. Ci fermero qui!" Disse Guisgard. "Ora possiamo prepararci."
Così, ciacuno cercò un luogo in cui appostarsi.
Guisgard si staccò dal gruppo e raggiunse un'irregolare radura.
"Dovranno passare di qua, non hanno altra scelta." Pensò.
Si appostò allora accanto al tronco di una quercia ed attese di scorgere qualche segnale del loro arrivo.
E mentre attese, i suoi pensieri cominciarono a vagare tra il passato e ciò che potrebbe essere il futuro.
E ripensò a Talia.
Chi legga non pensi che il ricordo di quella ragazza ritornasse in lui di tanto in tanto.
Neanche il pericolo imminente e la drammaticità di quella battaglia affievolivono in lui quel pensiero.
Talia era costantemente presente nel suo cuore e nel suo animo.
Ogni pensiero, ogni gesto erano intrisi del ricordo di quella ragazza.
E la sua mancanza lo tormentava ben oltre la minaccia di Cosimus o dell'ombra del boia che l'attendeva.
All'improvviso però udì dei passi.
Si voltò di scatto e vide un uomo davanti a lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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