<Empi osservava la battaglia infuriare, la sua energia vibrava intensa mentre la fata percepiva con intensità un’oscura presenza tra le fila del nemico e la consapevolezza che quella nebbia che avvolgeva il luogo era frutto dell’oscurità. Poi le giunsero distinte le parole di quella donna> Non è lei, un’illusione <mormorò allertandosi e volgendo lo sguardo verso Guiscard. Lo vide allentare la presa della spada ma poi riprendere vigore e colpire l’illusione> Apri i tuoi occhi al Vero, Cavaliere <esclamò la fata mentre la sua energia s’espandeva e una pallida luce verde illuminava lo spiazzo dove si trovava Guiscard> Nebbia, ovattata carezza del cielo, ascolta la mia voce io ti invoco <la figlia della Terra sollevò le braccia al cielo> che si diradi il velo del male e tu possa regnare, così è il volere della Terra e così si compia <un alito di vento impetuoso sembrò generarsi dal corpo della fata e spingere indietro quella nube malefica che avvolgeva la selva. Il potere degli elementi a servizio del bene, la verità contro l’illusione, l’eterna lotta della Luce e del Buio. La nube indietreggiò diradandosi intorno a Guiscard. Al suo posto una sottile brina, formata di minuscole particelle di acqua calarono lievi dal cielo posandosi sul corpo di Guiscard teso nell’impeto del gesto appena compiuto>
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Come away, O human child!
To the waters and the wild
With a faery, hand in hand,
For the world's more full of weeping than you can understand.
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