Nel frattempo, la compagnia di Carcassonne era ormai giunta a destinazione.
Le mura della città, che dominavano sulla campagna, già si potevano vedere chiaramente.
Uno dei cavalieri suonò il corno per far apprendere a tutti che Lady Talia era tornata a casa.
Poco dopo, la compagnia fu fatta entrare all'interno della città.
Al suo passaggio, tutti si inchinavano salutando Talia e rallegrandosi per il suo ritorno nella terra natia.
Le campane della città suonavano a festa e dal palazzo reale si vedevano sventolare numerosi stendardi.
Giunti al palazzo, furono accolti dai paggi che andarono loro incontro.
"Oh, sia ringraziato il Cielo!" Esclamò la nutrice di Talia, nel rivedere quel volto che le era caro come quello di una figlia. "Milady, sapeste quanta pena e paura ho avuto nel cuore! Ma ora siete qui, sana e salva e questo è ciò che conta!"
L'abbracciò e la baciò.
"Venite, sarete stanca per il viaggio..." aggiunse "... seguitemi nella vostra stanza, dove potrete rinfrescarvi e cambiarvi d'abito."
"Milady..." prese a dire Gerard "... io vado ad avvertire sua signoria. Quando sarete pronta raggiungerete vostro padre."
Mostrò un devoto inchino e si diresse dal visconte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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