Quei cavalieri, venuti fuori dal nulla, mentre la luce violenta che sorgeva ad Est avvolgeva le loro sagome nobilmente erette sui destrieri bardati, sembrarono agli occhi di Morrigan simili a dei.
Udi più volte ripetere il nome di Avignone e l'ordine di abbassare le armi, ma solo quando vide che tutti gli uomini intorno a lei obbedivano ed indietreggiavano, riuscì finalmente ad abbassare il suo pugnale. Ancora li seguì con lo sguardo, mentre si allontanavano per ascoltare i bandi e comprendere infine ciò che stava accadendo. Ma lei non si avvicinò, no. Rimase lì, in disparte, ascoltando i frammenti di quelle voci che le giungevano nel vento... Guisgard innocente e libero... Cosimus in catene... ce l'avevano fatta! Qualunque fosse stato l'ampio giro del Fato, esso era planato infine sulle loro teste, dispensando la giustizia per cui tutti loro di erano battuti. Ma nonostante l'affetto che nutriva per Elisabeth, la devozione che le aveva promesso per quella missione, e la simpatia che Guisgard le aveva ispirato fin da principio, Morrigan non riuscì a provare per lui quella felicità e quella soddisfazione che il cavaliere di Capomagnus si sarebbe meritato dopo tante vicissitudini.
Con un gesto stanco si chinò e raccolse la sua spada da terra. Quindi approfittò della distrazione degli altri, della gioia che cominciava a circolare in quel gruppo di compagni, ma che lei non riusciva, suo malgrado, a sposare del tutto, e si trascinò oltre il carro, nella boscaglia retrostante.
Si gettò ai piedi di un albero. Strinse le ginocchia contro il petto, come se cercasse riparo in quell'abbraccio.
Tremava ancora, scossa dalla paura che aveva provato, dalla tensione di quello scontro, e da tutte quelle emozioni che si erano susseguite.
Tremava perchè alla gioia del trionfo si stava sostituendo il timore di non sapere più cosa farne di sè.
Ma soprattutto tremava perchè non riusciva a liberarsi del dolore che le era piombato sul cuore.
Così, sapendo che in quel riparo nessuno degli altri avrebbe mai potuto scorgerla, Morrigan, per la prima volta da quando era bambina, nascose il viso tra le mani, e pianse.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 15-09-2010 alle ore 02.59.18.
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