Amate dame e cortesi cavalieri, vi prego di non biasimarmi per quanto sto per scrivere
Versi acerbi e scarsa frequentazione della graziosa Euterpe è tutto ciò che vi offro, ma perdonatemi così... se ho offeso il vostro orecchio, l'ho fatto esclusivamente per obbedire ad una richiesta delle dolce Argante, e mai potrei essere così scortese da negare un dono, anche se di scarso valore, richiesto da un'amica

Così, affidandomi piuttosto alle cure di Mnemosine, sono nati questi versi
Venezia.
Pizzi, arazzi.
Lento
Scivolare
Maestoso
Improvviso
Sprofondare
Nello spazio
Nel tempo,
Canto.
Mistero di bellezza senza fine
Inspiegato
Fragile gingillo
Fragile passato
Specchio presente del desiderio
Decadente signora dell’acqua
Diabolica serenità del verde opaco
Beffarda e fraudolenta
Consigliera degli ingenui
Fata dagli occhi di giada…
… Ti odio tanto e disperatamente
Ti amo controvoglia!