Appena i nobili di Carcassonne arrivarono in Normandia, a Rouen, furono accolti nel sontuoso castello del nobile signore di quelle terre.
Furono così ospitati in lussuose e confortevoli stanze, degne degli ospiti del più alto lignaggio.
"Questo misterioso signore" prese a dire il visconte una volta che i paggi ed i servitori del castello li lasciarono soli "sembra volerci sbattere in faccia la sua ricchezza! Bah, gente normanna! Hanno come unica virtù quella delle armi, che ha permesso loro di conquistare potenti regni! E solo a questo devono la loro fortuna!"
Poco dopo furono ricevuti nella sala grande.
Il visconte credette di incontrare finalmente il duca, ma si ritrovò davanti solo un suo funzionario.
"Siate i benvenuti, miei nobili signori!" Esordì questi.
"Credevamo di essere ricevuti dal duca, invece vedo che non è ancora giunto ad accoglierci." Disse il visconte. "Forse non è stato ancora avvertito del nostro arrivo?"
"Oh, tutt'altro, mio signore." Rispose il funzionario. "Egli ben sa che siete già giunti al castello."
"Ebbene? Perchè non è ancora venuto ad accogliere i suoi nobili ospiti?"
"Vedete, mio signore, ma un accadimento particolare ha richiamato altrove sua signoria."
"Che accadimento?" Chiese il visconte.
"Ecco... sembra sia apparso un superbo capriolo nelle sua tenuta di campagna ed egli non sia riuscito a resistere alla tentazione di cacciarlo!"
"Cosa? Non è qui ad accoglierci per correre dietro ad un capriolo?"
"Calmatevi, mio signore... ma sua signoria ha una passione sfrenata per la caccia... vedrete che domani vi riceverà e si scuserà per l'imprevisto..."
"Roba da matti..." mormorò adirato il visconte.
Il giorno seguente, di nuovo i nobili di Carcassonne furono condotti in un luogo dove avrebbero incontrato finalmente il duca.
Ma anche stavolta ciò non avvenne.
"Sua signoria è dispiaciuto ma non è potuto accorrere qui per dar loro il giusto omaggio..."
"Cos'altro è capitato?" Chiese visibilmente infastidito il visconte.
"Ecco... sembra che le sue amate pernici abbiano depositato le uova nel nido..." rispose mortificato il funzionario "... e quindi sua signoria non è voluto mancare a questo importante evento..."
"Ieri il capriolo, oggi le pernici!" Tuonò il visconte. "Non posso crederci!"
E si ritirarono nei loro alloggi, attendendo l'indomani per conoscere finalmente il duca.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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