I tuoi occhi
Sorridono i tuoi occhi,
figli della scura terra,
come paese in festa,
disteso tra brulli dorsi di monti,
scoperti alla luce...
I tuoi occhi: il tetto del mondo!
Scorcio antico, evocatore
i tuoi occhi che sanno di grano,
guizzanti di sole,
ascosi come pendici e selvatici pruni;
Pellegrino uno sguardo si intreccia e si scuce,
per riversarsi in me
e sconfinare...come nel suo letto un fiume.
E scrigni angusti le palpebre tue,
serrate dal sonno,
ti custodiscono attente,
dacchè al mondo non esistono
gemme di tal vitrio splendore,
notturno di viole odorose
che al lunare chiarore
si fan carezze e baci.
Di altro non potrei adornarmi, se non del tuo sguardo d'ebano,
dei tuoi occhi che, fanciulli, ridono e
come due innamorati,
parlan d'amore.
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Argante "Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d'estate. Tre giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant'anni comuni non potrebbero mai contenere".
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