Lady Sibilla: milady, una rosa, mi insegnò il mio maestro di cortesia, è il miglior elisir contro la tristezza
Lady Morrigan: milady, i vostri splendidi versi sono un dolce e gradito benvenuto per me a Camelot
Ed ora, il mio saluto a tutta Camelot attraverso un'antica e cortese leggenda...
Una nobile e ricca ereditiera, in nome del culto dell’Amor Cortese, racchiuse un magico fiore in uno di tre scrigni che conservava nel suo palazzo.
Molti viaggiatori accorsero da ogni dove per tentare la sorte e trovare lo scrigno giusto nel quale era celato quell’ambito fiore, che prometteva Amore e felicità senza fine.
Ma tutti fallivano davanti a quella difficoltosa scelta.
Fino a quando giunse un cavaliere con il suo seguito.
La dama lo condusse davanti ai tre scrigni, dei quali uno era d’oro, uno d’argento ed un altro di piombo.
Il cavaliere cominciò ad osservare i tre scrigni.
“Può l’aspetto esteriore” cominciò a dire davanti allo scrigno d’oro “ ingannare il contenuto delle cose... il mondo si abbagliare da fumo dell’illusorietà…nei tribunali quale causa falsa e corrotta che sia, che sostenuta da voce suadente non riesce a mascherare il male…”
Ed avvicinatosi a quello d’argento:
“In religione non vi è dannata eresia che una fronte austera, usando citazioni appropriate, non faccia approvare celandone l’enormità con ornate parole…”
Si spostò allora verso quello di piombo:
“Guarda la bellezza… e vedrai che dovrai comprarla a peso... perciò… oro splendente non sceglierò te… e nemmeno te, pallido mezzano che passi di mano in mano… ma tu, livido piombo, che sembri minacciare piùttosto che proteggere. La tua semplicità mi muove più di ogni eloquenza…per questo scelgo te…e gioia sia la giusta conseguenza!”
(Apre lo scrigno) Ma cosa c’è qui?
(Prendendo il contenuto dello scrigno) Il ritratto della bella margherita!”
E tutto il suo seguito esultò di gioia.
Il cavaliere aveva trovato la margherita, riuscendo dove molti avevano fallito.
Quel cavaliere, naturalmente, era sir Guisgard.