[Guisgard]

Tra le molte leggende della nostra amata margherita, questa viene raccontata in taverne e locande.
Ed il vostro cantore non vi negherà tale versione…


MARITO: Ditemi, madonna, chi era colui che dalla finestra è fuggito velocemente?
MOGLIE: Non vi badai, marito. Non ricordo neanche di averlo visto, sinceramente!
MARITO: Eppure voi eravate qui dentro! Ditemi dunque chi era quel fellone e ribaldo!
MOGLIE: Ah, si, ora ricordo… era un uomo, un innamorato. D’amore certo spavaldo!
MARITO: Un innamorato? Qui? Avanti, parlate, vi dico! Me lo dovete, siete mia moglie!
MOGLIE: Mi disse d’essere un sognatore e parlava di un fiore che era primo fra le sue voglie!
MARITO: Un fiore? A che fiore ambiva? Ditemelo dunque, oppure di me non risponderò più!
MOGLIE: Ecco, in vero domandò del mio fiore… ma io seppi preservare al meglio la mia virtù!
MARITO: Ah, il mio onore! Lo ucciderò! Come salvaste il vostro onore, senza essere tradita?
MOGLIE: L’unico fiore che gli donai fu quello che cresceva sul davanzale. Una margherita!
MARITO: Ditemi solo il nome di quel dannato! Siete mia moglie, ditemi dunque parole vere!
MOGLIE: Non mento, mio signore. Egli veniva da Camelot ed era Guisgard, il Primo Cavaliere!