Guisgard fissò Morven, ascoltando le sue parole.
"Lasciatemi passare..." disse con fare seccato, appoggiando la mano sul petto di lui "... che devo cambiarmi i calzoni prima che fermentino..."
Ma proprio in quel momento si udì una voce straziante rompere il silenzio delle strade.
"Mia figlia!" Gridava la voce. "Dio mio, aiutami! Mia figlia! E'sparita!" E corse fuori alla locanda, gridando e piangendo.
Tutti corsero a vedere.
Ma più lesto di tutti fu Guisgard.
"Cosa è accaduto?" Chiese il cavaliere. "Dov'è vostra figlia? Avanti, ditecelo?"
"E'... è sparita nel bosco... dal crepuscolo e non è più tornata... Dio, aiutami..."
"Non è detto che le sia accaduto nulla di male..."
"Invece si, straniero..." disse un vecchio alle sue spalle "... loro l'hanno presa... per quella ragazza non c'è più speranza..."
A quelle parole la donna lanciò un grido straziante fino a pedere i sensi fra le braccia di Guisgard.
"Ma cosa dici?" Chiese Guisgard al vecchio. "Di chi parlavi? Chi ha preso la ragazza?"
Ma nessuno dei presenti rispose a quelle domande, chiudendosi in un muto silenzio che echeggiava di morte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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