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Vecchio 14-10-2010, 00.19.21   #153
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Cartignone era semideserta.
La notte era alta, la Luna luminosa.
Guisgard restò a fissare il cielo.
Nell'aria echeggiavano ancora le grida disperate della donna.
Ma ancora di più sembravano farsi largo le parole di quel vecchio.
Parole di indifferenza e rassegnazione.
A pochi passi da lui c'erano Morven, Elisabeth e Arowhena.
Iodix invece era rimasto fuori alla locanda.
Egli conosceva Guisgard sin da ragazzo.
Comprendeva meglio di tutti le sue inquietudini ed i suoi tormenti.
"La notte sembra indifferente..." disse il Cappellano avvicinandosi al cavaliere "... e l'aria d'Autunno comincia a farsi sentire..."
Guisgard cominciò a suonare la sua ocarina.
"Cosa pensate di ciò che accade in questo luogo?" Chiese il Cappellano.
"Non è affar mio..." rispose Guisgard "... non è la mia città... domani forse riprenderò il mio viaggio..."
"E dove siete diretto?"
"Lontano..."
"Fuggite quindi?"
Guisgard lo fissò.
"Non ho obblighi verso nessuno..." rispose al Capellano.
"Lo credete?" Chiese il cherico. "Aristocratico deriva dal greco antico... significa migliore... chi più ha, più deve dare... doveri, non diritti..."
"Risparmiatemi la predica, non siamo in chiesa..."
"Già... non siamo in chiesa..." ripetè il chierico.
Mise una mano sulla spalla di Guisgard e si allontanò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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