Guisgard si incamminò verso la locanda.
E quando vi giunse si adagiò sul piccolo muro di cinta che ne racchiudeva lo spiazzo adiacente.
Il cielo pian piano cominciava ad illuminarsi ad Oriente e le ultime stelle della notte, a poco a poco, si spensero tutte.
Guisgard fissava quel cielo, interrogandosi chissà su quali cose.
E come spesso faceva, cominciò a suonare la sua inseparabile ocarina.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|