Un dolore lacinante mi stava attanagliando la nuca...non sentivo più i polsi....e la vista era annebbiata.
quando pian piano realizzai dove ero....capii che non avrei avuto la possibilità di fuggire.
Disperarsi era inutile...urlare lo stesso.
L'unica cosa che potevo fare era quella di pensare alla mia compagna di ventura...pensare intensamente da far giungere la mia richiesta di aiuto a lei.
Allora la invocai..."Elis!!Elis!!! sono in pericolo! Aiutami ti prego!!!"
Già in passato questa nostra alchimia ci aveva aiutate: il profondo legame di amicizia ci aveva salvato in altre circostanze....speravo che l'energia non si fosse esaurita proprio ora...
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