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La fortezza era di roccia.
C’era un gran movimento di soldati nei dintorni.
Superato il gigantesco portone lo spettacolo era impressionante.
Soldati ovunque, cadaveri impalati, prigionieri che venivano giustiziati sul posto.
Gli uomini legati con Kane cominciarono ad agitarsi.
- Blez. Ma cosa sta succedendo? – chiese Yann.
Aveva le lacrime agli occhi.
- Non lo so Yann.
Kane sapeva che molto probabilmente centrava lui. Gli tornarono in mente le parole del soldato che li aveva catturati “cerchiamo un uomo speciale”.
Vennero portati in una specie di sotterraneo e rinchiusi in una sorta di gabbia comune.
Ce ne erano delle altre simili piene di uomini sofferenti.
Anche nella loro c’erano altri uomini chiusi li da chissà quanto.
Dopo pochi attimi le guardie vennero a prelevare uno di loro. Non potevano opporsi contro degli uomini armati. Portarono via Gareth il fabbro.
Un uomo disteso su un giaciglio di paglia nell’angolo attirò l’attenzione di Kane. Era vecchio. Era magrissimo, probabilmente non mangiava da giorni. Aveva segni di percosse ovunque ed evidentemente gli erano state amputate tre dita dalla mano sinistra che lui portava fasciata da una pezza ormai lurida di sangue.
- Vecchio cosa succede qui? – chiese Kane.
Il vecchio si girò lentamente. Kane notò un certo orgoglio nel suo sguardo e nel suo modo di fare nonostante quella condizione miserabile.
- Il male ha vinto amico mio. Morgana ha vinto.
Yann parlò – Che vuol dire? Cosa è successo al re?
- È morto. Ora la sua testa campeggia al centro di quella che era la tavola rotonda. Morgana ne ha fatto un trofeo.
Sentirono delle urla agghiaccianti.
- Perché ci hanno portato qui? – chiese Yann.
- Cercano un uomo. Un uomo venuto da lontano.
Kane sentì un brivido percorrergli la schiena.
Yann guardò Kane. Sembrava aver capito.
- Blez cercano te?
- Ho paura di si. – rispose Kane.
Il vecchio sul giaciglio sgranò gli occhi.
- Tu! Allora sei tu!
- Che vuoi saperne tu di queste cose vecchio.
- Io ne so molto più di te Solomon Kane. Io sono Merlin. La dama del lago ti ha parlato di me. Me lo ha detto lei nei sogni.
- Si mi ha parlato di te. Che ci fai qui?
- Morgana mi tiene chiuso qui. Mi fa torturare ogni giorno. Spera che le riveli cosa so sulla dama del lago. Ma per quanto dolore mi infligga la mia bocca rimane ben chiusa.
Tornarono le guardie. Aprirono la porta e buttarono dentro un essere che era stato Gareth il fabbro.
Era una maschera di sangue e bruciature. Kane gli si avvicinò.
- Gareth amico mio che ti hanno fatto? Mi dispiace è colpa mia.
Il fabbro provò a parlare. La voce era un sibilo – Scusa Blez. Gli ho dovuto parlare di te. Ho provato a resistere ma…- e cosi spirò.
Arrivò un nugolo di guardie. Spalancarono la porta e si fece avanti una donna. Bellissima. Aveva la pelle chiara ma dei capelli scuri come la notte. Il corpo sinuoso era avvolto in una veste che faceva risaltare le splendide forme.
- Chi è Blez? – chiese.
Kane non se lo fece ripetere due volte.
- Sono io. Chi lo vuole sapere?
- Non ha importanza. Prendetelo.
Kane non si oppose sperando cosi di lasciare l’attenzione su di se salvando gli altri.
Ma cosi non fu. La donna ordinò – Uccidete tutti gli altri. Tranne Merlin ovviamente.
Una guardia rispose – Si lady Morgana.
Morgana. Kane la guardò.
- Puttana.- e le sputò in faccia. Gli altri ormai erano spacciati.
La donna rise e andò via.
Mentre lo portavano via vide le guardie entrare nella cella e sentì urla che non avrebbe più scordato.
Poi qualcuno lo colpì forte sulla testa e perse conoscenza.
Si risvegliò in una stanza illuminata solo da una torcia. C’erano due guardie in piedi accanto a lui.
Era legato su una sedia.
- Ti sei ripreso finalmente. Sei svenuto come una donnicciola. – disse uno di loro.
Kane non fece una piega mentre i due ridevano di lui. Poi cominciarono a prenderlo a pugni.
Kane continuò ad essere impassibile. Non era niente a confronto con quello che aveva passato nelle segrete dell’Inquisizione spagnola.
Ciò che le guardie non videro furono i suoi movimenti lenti per liberarsi dai legacci ai polsi.
Era il momento di agire. Lo spadaccino che aveva punito i malvagi in mezzo mondo stava tornando a galla dentro di lui. La rabbia cresceva ad ogni pugno ricevuto. Quasi anelava a riceverne sempre di più. Già stava immaginando come punire quei due.
Finalmente le mani furono libere. I legacci che gli tenevano uniti i polsi dietro la schiena cedettero.
La guardia alla sua destra non si accorse nemmeno del movimento del braccio talmente fu veloce.
Gli infilò una mano in bocca e gli strappò la lingua con un movimento secco e rapido. Quello cominciò a urlare mentre il sangue usciva copioso e lui franava a terra.
Poi si avventò sull’altro ancora perplesso su ciò che stava accadendo.
- Troppo lento – disse lo spadaccino e gli infilò due dita nelle orbite oculari accecandolo.
Kane se ne andò da li lasciando dietro di se le guardie urlanti per il dolore. Non prima di aver preso il mazzo di chiavi dalla cintura di uno di loro e una spada.
Percorse rapidamente il lungo corridoio. Non si curava del pericolo di incontrare altre guardie.
Doveva trovare la cella di Merlin. Finalmente vi giunse.
Aprì la pesante porta. Il vecchio lo guardò stupito.
Kane sembrava un’apparizione infernale. Gli occhi da pazzo e coperto da molto sangue.
- Allora sei davvero tu – disse il vecchio dal suo giaciglio e cominciò a ridere.
- Andiamo disse Kane.
Prese il vecchio sulle spalle.
- Guidami vecchio.
Uscirono fuori. Era calato il buio. Le guardie erano intente a sistemare i cavalli nelle stalle per la notte e a prepararsi per i turni di guardia.
Si allontanarono proprio verso le stalle. Vide in lontananza Morgana che si stava dirigendo scortata verso il luogo dove erano stati rinchiusi. Kane avrebbe voluto ucciderla li. Anche a costo della vita ma un pensiero gli passò per la testa. Kyla e il piccolo che portava in grembo. Doveva pensare a loro.
Arrivarono alle stalle. Che fortuna c’era una sola guardia che sistemava un cavallo all’interno.
- Aspettami qui vecchio.
Il puritano posò Merlin accanto all’entrata.
Il vecchio da fuori sentì solo un sussuro soffocato e un tonfo.
Dopo pochi istanti Kane uscì in sella ad uno splendido cavallo nero.
Issò in groppa il vecchio e scapparono dal portone apert. Colsero tutti di sorpresa. Non ebbero il tempo di fermarli. Sembravano tutti imbambolati. Kane sentì dietro di se delle urla di donna. Una voce che ormai aveva registrato e a cui presto avrebbe strappato la vita.
- Allora dove andiamo vecchio?
- Ahaha finalmente libero. Sei davvero tu il campione. Ora dobbiamo cercare aiuto. So a chi rivolgermi. Andremo verso la Caledonia. Dobbiamo cercare un uomo. Il suo nome è Mordred.
E cosi cavalcarono verso la notte.
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