<le parole di Icarion la riportarono al presente. La sua mente si era assentata inseguendo un ricordo che pareva reale. Poteva ancora sentire la voce di Alesia aleggiare lì intorno. “i mortali possono vedere solo ciò che comprendono” ripeteva quella voce nella sua mente> Vi andrebbe di diventare un nano, Altezza? <chiese Empi con un sorriso dando voce all’idea che si era formata nella sua mente grazie alle parole di Alesia> Abbiamo la facoltà di cambiare sembianze a nostro piacimento e credo che questo sia il momento di utilizzarla. Con le sembianze di nani ci muoveremo molto meglio in questo villaggio e potremo scoprire qualcosa in più <mentre parlava si avvicinò in volo ad Elisabeth ed il suo sguardo incrociò il suo. Capì che lei l’aveva scorta e la sua voce diventò ancora più convincente> Certo avremo bisogno di molta energia, ma se resteremo uniti, voi e io, potremo farcela <si diresse verso le mura del villaggio>
Venite Altezza, abbiamo bisogno di un posto appartato <nascosti dietro una siepe, Empi fissò negli occhi Icarion, poi chiuse gli occhi e concentrò la sua energia. Un turbine di foglie s’alzò dal terreno e coprì interamente il suo corpo> Madre Terra, plasma il mio corpo affinchè io sia ciò che deve esser veduto <pronunciò lentamente e altrettanto lentamente il vortice di foglie si acquietò. Empi aprì gli occhi e guardò Icarion. Aveva l’aspetto di una nana, tozza e robusta. Il viso era coperto da una scura peluria e il naso era grosso e rotondo. Solo gli occhi restavano del suo originario aspetto, di un profondo verde smeraldo> Ora tocca a voi <esclamò divertita ad Icarion>
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Come away, O human child!
To the waters and the wild
With a faery, hand in hand,
For the world's more full of weeping than you can understand.
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