Il primo tra i sensi a risvegliarsi fu l'udito... lo schioccare del legno, il crepitare della fiamma, il suono ritmico e deciso di una lama che incide una superficie...
Poi aprì gli occhi... la penombra lo avvolgeva, e i corpi flessuosi delle lingue di fuoco si disegnavano sul soffitto, proiettandosi e danzando davanti al suo sguardo, reso ancora incerto da quel mancamento...
"Vi siete risvegliato..." disse allora una misteriosa figura seduta al camino, senza nemmeno voltarsi verso Morven "... avevate perso i sensi..."
A quelle parole, Morven saltò su. Fissò la figura davanti a lui, poi passò uno sguardo su se stesso. Aveva ancora indosso la propria armatura, ma passandosi le mani lungo i fianchi, subito si avvide che era stato disarmato, e che non indossava più il cinturone cui era solito affibbiare le due spade.
Questa evidenza lo rese inquieto, così come lo inquietava il fatto che il suo ospite continuasse a nascondergli il suo volto.
... Chi era quella misteriosa figura? Cosa era accaduto dopo la battaglia? Dove si trovava? E dove di trovavano i suoi compagni? Erano essi ancora in vita? E Goldblum?...
Questi e tanti altri interrogativi gli arrivarono alla mente come una pioggia di dardi lanciati su una schiera nemica.
Fissò una volta ancora l'immobile e silenziosa figura, come se solo da quella fonte potesse giungergli quella conoscenza.
"Dove mi trovo?" riuscì a chiedere, infine, con voce ancora confusa "E perchè sono qui? Cosa è accaduto nel bosco?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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