Morven così, seminascosto, cominciò ad osservare quell'uomo.
Si trovava in una piccola camera, simile ad un cella stretta ed angusta.
L'uomo era seduto presso un'incudine, sulla quale stava pulendo un oggetto strano, incrostato e ricoperto di singolare materiale.
Batteva forte su quell'oggetto, ma pulirlo sembrava difficile, quasi impossibile.
Ad un tratto si voltò e riconobbe la sagoma, seminascosta, di Morven.
"Vedo che potete già camminare..." disse asciugandosi il sudore "... ne sono lieto. Inoltre la curiosità che tradite, sebbene non certo virtù cortese, è segno di vivacità di spirito. Me ne compiaccio, cavaliere."
Ed acennò un lieve sorriso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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