La casa di Louis era isolata, all'ombra del folto bosco, immersa nel cuore più selvaggio di quel luogo.
La solitudine e la malinconia erano le sue compagne.
E nulla è peggio del ricordarsi la gioia quando si è nel dolore.
La stanza dell'incudine echeggiava del suono delle lamine e delle lame che raschiavano sull'icrostato metallo della spada.
Ma a quelle parole improvvise di Morven, Luois fissò il cavaliere.
"Vi sarete certo confuso..." disse "... talvolta visioni ed illusioni ci appaiono simili alla realtà... anche io, nel cuore delle notti più silenziose e solitarie, ho quasi la sensazione di essere sfiorato da un'immagine a me cara più della vita stessa... ma è solo la crudele indifferenza di una vita che ben poco si cura delle preghiere di noi miseri mortali..."
Poi, tornando a pulire la sua spada, aggiunse:
"Vi ho chiesto di far compagnia alla nostra giovane ospite... è solo di là, in casa di estranei... ed il fuoco del camino è un compagno troppo silenzio per allontare gli incanti di madonna Solitudine..."
Ma entrambi ancora non sapevano che la giovane Gonzaga era andata via, lasciando solo un biglietto come saluto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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