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Vecchio 03-11-2010, 19.37.49   #443
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Giunti davanti a quel grande palazzo, Belven ed i suoi rimasero ad osservarne le alte mura, ricoperte da verdeggianti piante che calavano i propri rami giù dalla merlatura e le poderose torri che, eleganti e slanciate, sembravano tendere verso il cielo infinito.
Belven era pensiero, quando all'improvviso, dallo splendido verziere che si trovava oltre il grande portone d'accesso, una delicata figura cominciò ad avvicinarsi alla nobile compagnia.
Era una donna di una bellezza non comune.
La pelle bianca come l'albastro più puro e soffice come i petali di un pesco a primavera.
Gli occhi scuri come la notte più magica ed ammaliante ed una cascata di capelli nerissimi, che avvolgevano un volto dai lineamenti perfetti.
Le labbra cornose e rosse, come succosi chicchi di un dolce melograno, sembravano disegnare un sensualissimo bacio quando cominciò a palare.
"Benvenuti nella mia dimora, nobili cavalieri..." disse "...possa la mia umile ospitalità donarvi il dolce ristoro per il vostro cammino..."
Batté le mani e due ancelle si presentarono al suo cospetto.
"Preparate le stanze per i nostri ospiti..." ordinò "... e voglio che siano sacrificate quattro coppie di tortorelle per celebrare l'arrivo di questa nobile compagnia..."
"Milady..." prese a dire Belven "... veramente noi non possiamo fermarci o indugiare oltre... siamo in cerca dei nostri compagni, dispersi misteriosamente in questo bosco..."
"Ora non troverete niente..." rispose la donna, quasi indifferente alle parole del cavaliere "... domani, forse..."
E fece loro un inchino come a volersi far seguire.
Ed entrò nel palazzo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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