L'impeto di Morven fu temperato, ma non spento dalla brusca risposta che ricevette.
Egli non arretrò, restò in piedi di fronte al vecchio cavaliere, senza mostrare alcun timore nè remora.
"Madonna Solitudine è di certo più avvezza a stare al vostro fianco, che non in compagnia di quella gentile fanciulla! Milady Gonzaga saprà perdonare la mia scortesia, e sono certo che quella gentile fanciulla approverà la mia scelta di non lasciare solo voi, in questo momento!"
Vide che Luois era tornato, ostinatamente, a pulire la sua spada, e che lo stava quasi ignorando di proposito, come se avesse voluto allontanarlo da quella stanza. Ma non v'era altro posto al mondo in cui Morven avrebbe voluto stare maggiormente, in quel momento! E dopo essere finalmente esploso in quella dichiarazione, aveva tutte le intenzioni di andare fino in fondo a quel discorso, per bizzarro, innaturale e misterioso che fosse!
"Ah, le illusioni e le immagini della notte..." prese a dire, con un tono intenso e carico di emozione "anche io li ho conosciuti, e sovente ne ho inseguito la scia, perdendomi...
Ma esistono sogni effimeri, che portano gli uomini alla follia e che li rendono pazzi e disperati... ed esistono invece sogni che diventano emblema della nostra vita... sogni che ci insegnano a crescere e che ci fanno forti... sogni che ci prendono il cuore e che ci accompagnano per anni, come una donna amata ben oltre le nostre intenzioni, e ben oltre la vita... come una donna amata al punto che non riusciamo più ad immaginarci senza di lei!"
Guardò Luois dritto negli occhi, quindi concluse:
"Vi è stato dato in dono l'amaro compito di vedere la vostra esistenza finire insieme a quella di lei... però non siete morto, mio signore! Siete rimasto in vita! Credetemi, c'è ancora qualcosa che deve avvenire, e che voi dovete vedere!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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