L'istante di silenzio che separò Morven dalla risposta di Luois parve al giovane un tempo infinito.
"Volete provare a sollevarla dunque? Credete di averla forse vista in sogno? Resterete deluso, cavaliere... ma se volete, non sarò io a negarvi ciò che chiedete..."
Morven guardò la spada che riluceva di uno strano riflesso, distesa sull'incudine.
"Io... non voglio dimostrare nulla... io... non cerco prove nè miracoli... non ho nè presunzioni nè soluzioni. Ma so che mi sono trovato in questa casa senza quasi sapere come... so che sul far dell'alba ho smarrito i miei compagni e ho invocato il vostro soccorso... e so che se non provo a sollevare quella spada, adesso, me ne pentirò per tutto il resto della mia vita!"
Disse questo, e fece ancora un passo verso l'incudine. Luois indietreggiò impercettibilmente, come per fargli spazio. Morven osservò ancora una volta quell'arma, che giaceva inerte sul metallo. Di nuovo un guizzo ne attraversò la lama, lo stesso guizzo, vivo e ridente, che aveva creduto di scorgere la prima volta. Fu quasi un segnale per lui, un invito.
Tese dunque le mani tremanti su quella spada. Esitò ancora un istante, come se avesse timore di toccarla. Sentiva uno strano calore emanare da quella superficie immobile, un calore innaturale per il metallo.
Quindi si decise, strinse l'elsa e piano cominciò a sollevare l'arma davanti a sè, come aveva già fatto la prima volta.
La vertigine lo colse, improvvisa.
La stessa vertigine che lo aveva affogato nel sogno.
Rivide di nuovo il corte, la sala, il trono al centro, le ali di cavalieri... risentì sul viso la luce e il calore, e i colori vivi di quell'immagine. La spada scintillava davanti ai suoi occhi, e Morven non avrebbe più saputo distinguere l'immagine reale dal sogno... che spada era quella che teneva in mano... era vera o era un'illusione?
Una voce sorse nuovamente a tuonare nelle sue orecchie... la stessa voce del sogno, la stessa voce udita poco prima...
"Cingi, prode, la spada al tuo fianco... nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte! Avanza per la verità, la mitezza e la giustizia!"
E quella volta, nonostante la tentazione fosse stata di nuovo forte e violenta, Morven non abbandonò la spada, ma la tenne stretta tra le mani, dritta davanti a sè.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 04-11-2010 alle ore 19.03.06.
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