Guisgard restò a fissare le tre donne che svanivano nel buio di quel cunicolo.
La porta da cui tentavano di uscire gli uomini tatuati era stretta, costringendoli ad uscire uno alla volta e questo permetteva a Guisgard, con calci e fendenti, di stanarli con relativa facilità.
Ma ad un tratto sentì dei rumori.
E voltandosi si ritrovò altri di quegli uomini alle sue spalle.
In breve fu circondato, disarmato ed immobilizzato.
"Dove sono le nostre donne?" Chiese il capo degli eretici, col volto celato dalla penombra.
"Temo che siano volate via, amico mio..." rispose con fare sarcastico Guisgard "... però, se hai davvero bisogno di compagnia, potrei accompagnarti io in una bella casa di piacere... cosi che tu possa risolvere i tuoi problemi... lì sono un buon cliente e potre farti avere un trattamento di favore..."
Ma, a quelle parole, uno di coloro che lo tenevano stretto lo colpì con un calcio nello stomaco.
"E' la seconda volta che tu, cane, mi porti via una delle nostre donne..." disse il capo degli eretici "... ora avrai la giusta punizione..."
"Forse... non hai molta fortuna con le donne, amico mio..." rispose tossendo, a causa del colpo subito, Guisgard.
Il capo di quegli uomini fece cenno ai suoi, che cominciarono a pestare Guisgard a sangue.
Nel frattempo, Talia, Llamrei e Argalia, attraverso il cunicolo che avevano attraversato, si ritrovarono in una specie di grotta.
Proseguirono e di li a poco intravidero una luce: era l'uscita che conduceva nel bosco.
Finalmente erano fuori da quell'Inferno.
E nessuno prima di loro era riuscito a fuggire dal tempio degli Atari.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 04-11-2010 alle ore 02.01.20.
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