Per le strade, all'improvviso si nota una vivace agitazione tra alcuni ragazzini che giocano, armati di bastoni di legno, ai cavalieri.
"Ehi, guardate! Quello è Guisgard! E' arrivato! Presto, raggiungiamolo!"
E corrono verso quel cavaliere.
"Non ora, miei piccoli amici... domani, prometto, vi mostrerò una cosa speciale... zanne ed artigli di drago. Se sarete buoni, ovviamente!"
"Accidentei..." mormora uno dei ragazzi "... e dove avete trovato quelle cose, sir Guisgard?"
"Sciocco!" Lo richiamò un altro di loro. "Non sai che lui è il più forte di tutti! Il Primo Cavaliere! L'avrà ucciso senza dubbio lui quel drago!"
"Siiii!!!!" Gridano raggianti i ragazzi in coro. "Raccontateci come avete uccido quel frago, sir Guisgard!"
"Domani, ora filate a casa che si è fatto tardi. Forza, che domani avete scuola."
E raggianti, per quella promessa, i ragazzini salutano quel cavaliere.
Salute a voi, abitanti di Camelot
Per lady Morrigan: quanta poesia e buon senso nel brano che ci avete portato, milady!
Se gli uomini sapessero davvero riconoscere il valore che c'è nelle piccole e più genuine cose, allora davvero la felicità non sarebbe un miraggio

Ma, ahimè, spesso ci facciamo confondere da tante inutili cose e non ci accorgiamo invece di ciò che di bello che abbiamo...
Per Lady Talia: eh, milady, allora riferirò alla mia margherita che la vostra attenzione non è mai mancata riguardo ai suoi racconti

Quanto all'annotazione che mi fate: no, su, spilorcio no... accetto tutto (vabbè, forse ho esagerato), ma spilorcio proprio no...