Nella casa di Louis, Goldblum, dopo aver ritrovato il suo compagno Morven, riprese a raccontare:
"Chi vive nel bosco, che siano uomini o animali, segue sempre le stesse regole... le uniche che permettono di sopravvivere... e se vi è un pericolo, qualcosa di oscuro, tutti allora lo evitano e se ne stanno lontani... e questo è stato il grave errore della mia gente, i nani..."
Scosse il capo e continuò:
"Noi sapevamo... ma pur di vivere in pace facemmo finta di niente... ed io non sono diverso dai miei simili... quando fui cacciato dal villaggio, cominciai a vivere cacciando ed isolandomi da tutto... ed il male cresceva e diventava sempre più forte... ora gli Atari sono potenti e fermarli è quasi un'impresa disperata... se non tentassimo di distruggerli saremmo colpevoli anche noi!"
"Ma cosa vogliono quei fanatici?" Chiese Louis.
"Invocano la vera fede e professano una crociata contro la Chiesa di Roma..." rispose Goldblum "... ma in realtà vogliono solo vivere senza regole, con l'illusione della libertà senza limiti..."
"Ecco perchè odiano la Fede Cristiana e la Chiesa..." replicò il vecchio cavaliere "... non vi è libertà senza regole."
"Si, ovvio!" sentenziò Goldblum.
Louis apparve pensieroso.
"Io sono vecchio e stanco della vita..." disse "... e non potrei esservi di aiuto alcuno..."
"Allora cercheremo di stanare noi quei maledetti!" Esclamò Goldblum. "Milady..." fissando Gonzaga "... io vi ringrazio di avermi condotto qui e vi sarò sempre debitore... e se volete essere dei nostri ne saremmo fieri! Vero, amico mio?" Rivolgendosi poi a Morven.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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