Sbarre di ferro... stentavo a crederci. Le afferrai con entrambe le mani e le spinsi con quanta forza avevo, ma quelle non si spostarono neanche di mezza tacca. Alzai allora lo sguardo e vidi in alto la fessura dalla quale erano calate... mi sembrava impossibile!
E poi, improvvisamente, un pensiero mi colse... probabilmente chi le aveva calate sapeva che noi eravamo lì? Che ci stessero cercando?
Inspirai forte, cercando di dominare quell’irrefrenabile senso di nausea e di smarrimento che mi stava pervadendo tutta... ma invano!
E in quel momento mi sentii afferrare un polso. Fu un tocco da principio esitante, ma la presa di quelle dita si fece subito sicura... mi voltai sorpresa verso la ragazza accanto a me, lei mi sorrise appena e mi tirò per la mano verso una piccola e bassa apertura nella parete laterale.
Rimasi immobile per un momento, muovendo alternativamente lo sguardo tra la fessura nel muro di roccia e la ragazza, poi -ad un nuovo, più convinto, strattone della giovane- mi lasciai condurre nella direzione da lei indicata...
Il passaggio era basso e tanto privo di luce che i miei occhi ci misero un po’ ad abituarsi... lentamente iniziai a vedere le pareti irregolari e incerte di quello stretto e basso passaggio, chinai la testa e seguii in silenzio la ragazza che camminava sicura di fronte a me, come se conoscesse la strada.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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