Entrai in quella stanza e per un momento rimasi immobile, guardandomi intorno... la stanza era vuota se non per un tavolo al centro e l’incerta luce di due soli ceri rischiarava l’ambiente, eppure qualcosa di sinistro era perfettamente percepibile nell’aria, come se il luogo stesso fosse impregnato di dolore e paura...
Stavo per dire qualcosa quando la ragazza si portò le mani alla testa e iniziò a piangere e a gridare forte... così, allarmata, mi mossi rapidamente verso di lei e in questo modo sfiorai il braccio ad una delle pareti, avvertendo qualcosa di caldo e appiccicoso imbrattarmi la pelle... Senza pensarci troppo, allora, portai la mano sinistra al braccio destro, in un rapido gesto... ma lì i bloccai: il contatto con le dita di quel ‘qualcosa’ mi fece rabbrividire e in un istante compresi cos’era quell’odore acre che impregnava l’ambiente e che mi aveva causato quella strana sensazione fin dall’inizio.
Mi guardai per un momento, inorridita, la punta delle dita, ora macchiate di un vivo rosso...
“Andiamo!” dissi poi alla ragazza, riscuotendomi e precipitandomi su di lei, afferrandole le spalle con entrambe per le mani “Andiamo via di qui! Immediatamente!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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