Nella locanda si sentivano rime, canti e schiamazzi.
In fondo bastava poco per far felice la gente semplice.
E anche se Cartignone viveva il dramma delle giovani fanciulle rapite, quella sera nella locanda c'era solo voglia di dimenticare tutto.
Anche se per una sera soltanto.
Ma, d'un tratto, nel bel mezzo di quell'allegra confusione Iodix s'incupì.
"Sono qui che faccio versi e canto
e il mio padrone è svanito d'incanto.
Sono solo un misero e stolto giullare,
ma se fossi altro correrei lui a cercare!"
Recitò amaramente il giullare fissando Vortigen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 16-11-2010 alle ore 20.31.10.
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