Morven fu molto colpito e addolorato nell'udire il tono veemente di Gonzaga.
Lo sollevava il fatto che lui e Goldblum fossero riusciti a riportare indietro la dama... dal momento che la risposta sembrava essere errata per il mendicante, il giovane cavaliere non osava pensare a quali pericoli lei sarebbe stata esposta se si fosse avventurata da sola per quel sentiero boschivo. Ma il sollievo continuava a dividersi le stanze della sua mente con la rabbia, per non essere riuscito ad indovinare, per non essere riuscito a comprendere i segni, e con il dolore che trapelava, appunto, dalle ultime parole e dai gesti della fanciulla.
Egli non conosceva Gonzaga che da poco tempo, ma vedendola difendere così ferocemente il suo medaglione, comprese quale alto valore avesse per lei, e come la ragazza avrebbe preferito morire piuttosto che separarsi da quell'oggetto.
Non restava, dunque, nient'altro da fare. Era un cavaliere, e non sarebbe mai venuto meno alla sua promessa. Era un cavaliere, e lui avrebbe dovuto pagare il fio della loro sconfitta, non lasciare che altri lo facesse per lui.
L'unica speranza che ancora albergava nel cuore di Morven erano le parole di Louis...
"... vi starete chiedendo del perchè non siate riuscito a sollevare quella spada, immagino... non è un sortilegio, ma la cosa più naturale del mondo, credo... un cane o anche un falco che perdono il proprio padrone spesso si lasciano morire anch'essi... e una spada, in fondo, non è meno fedele di un animale..."
"... Samsagra vi ha scelto... questa spada vi ha scelto, lasciandosi sollevare da voi..."
E a quel punto Morven cominciò a pregare...
Dio, fa che sia vero... che siano vere le parole di quell'uomo onesto! Che nessuno sollevi questa spada dal punto in cui io la poggerò!
Così, con un movimento lentissimo, quasi stesse sollevando un immenso macigno, Morven sollevò la mano, sfilò Samsagra dalla cinta, e con la stessa dolorosa e stentata lentezza, la depose ai suoi piedi, tra sè e il mendicante, sull'erba alta e umida di rugiada, che faceva risplendere ancor di più l'elsa della spada.
"... E' solo un sogno... solo fantasia... solo immaginazione... se resti, ti accorgerai col tempo che potrai trovare consolazione in tante altre cose, invece di gettare i tuoi anni migliori alla ricerca di una visione... una visione che non sai nemmeno se ti viene dal Cielo o dall'Inferno..."
Quella voce accorata gli tormentò il cuore nell'istante in cui la sua mano si staccò dal Samsagra. Provò un profondo ed improvviso languore, come se, togliendo quell'arma, si fosse spogliato di colpo di tutto ciò che aveva addosso... la sua armatura, i suoi vestiti, le sue speranze, il suo passato...
... adesso vedremo, Zulora... adesso vedremo se il tuo cuore aveva ragione!
Se perderò davvero questa spada, allora il mio destino è una beffa, e quel sogno veniva davvero dal soffio del Maligno...
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 18-11-2010 alle ore 13.10.36.
|