Nello stesso istante, nel ventre oscuro del bosco, Talia cercava di uscire da quell'incubo.
E mentre correva attraverso quel corridoio, una figura le apparve davanti.
Era Bumin.
Il cavaliere fissò la ragazza fino a quando questa lo raggiunse.
"State tranquilla, milady..." disse con il suo solito tono di voce che sembrava non tradire mai emozioni "... ora penserò a tutto io..."
Si avvicinò e con gesto rapidissimo tolse dalle mani della ragazza quella lama ancora insanguinata.
"Tanto questa non vi sarebbe stata di nessun aiuto..."
E spaccò quella lama lanciandola con forza verso la parete.
Un attimo dopo i due furono circondati dagli uomini tatuati.
Uno di loro ruppe un'ampolla davanti al volto di Talia e l'essenza che si liberò fecero perdere i sensi alla ragazza.
Quando Talia riprese conoscenza si ritrovò in un'umida cella, con i polsi legati alla parete di pietra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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