Nel frattempo, in un luogo dove l'orrore e la morte sembravano aver messo le radici, Talia era davanti ai suoi rapitori.
E proprio quando la ragazza ebbe finito di parlare, uno di quegli uomini la colpì al volto con un violento schiaffo.
"Zitta, donna!" Le intimò.
"Vedo che sei ancora convinta di essere alla corte di Cartignone..." disse il capo degli Atari "... ma qui nessuno ti proteggerà... e nessuno accorrerà in tuo aiuto quando griderai per il dolore... perchè tu griderai, credimi, griderai..."
Fissò con disprezzo Talia per qualche istante e poi fece un cenno ai suoi.
Due di loro si avvicinarono alla ragazza e cominciarono a toccarle i capelli.
"Meravigliosi capelli..." mormorò il signore degli Atari "... saranno un dolce ricordo per i membri della corte di Cartignone... almeno avranno qualcosa su cui piangerti..."
A quelle parole, gli eretici uscirono dalla cella, lasciando Talia sola in preda ai fantasmi ed ai demoni di quel luogo maledetto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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