La decisione di Morven parve vacillare per un istante alla vista dello stemma del principe di Cartignone. La mano gli tremò appena, ma non abbandonò la stretta intorno all'elsa di Smasagra.
Sostenne lo sguardo di Bumin e ascoltò le sue parole. La sua voce era calma e pacata, il suo tono convincente, ma non lo fu fino alla fine, cheè Morven voleva essere davvero certo di non commettere più errori di valutazione, dettati da un'eccessiva fiducia in se stesso o negli altri.
"Sta bene," rispose allora, senza abbassare la guardia e senza staccare gli occhi da quell'uomo "vorrà dire che per darci prova definitiva della vostra sincerità. ci guiderete nel luogo che dite... di certo, come onesto servitore del principe, non vi sognerete certo di tornare a Cartignone a mani vuote e senza la dama che era sotto la vostra protezione!"
Sollevò appena Samsagra, la fece oscillare sotto gli occhi di Bumin, a pochi centimetri dal suo viso, quindi gli fece cenno di fare strada.
"Sù," lo incitò ancora una volta "mostrateci pure questo luogo periglioso che tanto vi ha fatto tremare!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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