Il muro sul quale scrissero i profeti
Sta crollando alle giunture.
Sopra gli strumenti di morte
Il sole brilla vivacemente.
Quando ogni uomo sarà strappato via
dagli incubi e dai sogni,
Ci sarà qualcuno che poserà la corona d'alloro
mentre il silenzio affogherà le urla?
Tra i cancelli di ferro del destino
furono piantate le radici del tempo
ed annaffiate dalle azioni di coloro
che sanno e sono conosciuti
La conoscenza è un'amica mortale
quando nessuno pone le regole.
Io vedo che il destino di tutto il genere umano
è nelle mani di pazzi.
Confusione sarà il mio epitaffio.
Mentre striscerò su di un sentiero infranto..
Da sotto il cappuccio Arowhena sembrava avere lo sguardo sempre fisso in avanti, come se ciò che la circondava le fosse totalmente indifferente... In realtà si trovava in uno stato di trance dal quale non riusciva più ad uscire... una dormiente... Si sentiva in una dimensione parallela in cui tutto ciò in cui credeva si sgretolava... era un inferno, un incubo complesso dal quale non riusciva ad uscir fuori... aveva bisogno di aiuto... l'altra dimensione era parallela... vedeva le strade, gli alberi, il bosco ma non riusciva a vedere nessun altro... solo immagini simboliche, oniriche di distruzione e smarrimento tutte avvolte da una nebbia che rendeva tutto monocromatico, grigio... senza vita alcuna... e non aveva speranza...
L'ultima cosa che ricordava era quella donna nel castello, quello sguardo di comprensione, quelle parole bisbigliate subitamente quando Arowhena riuscì a vedere il vero volto della strega, il suo vero sembiante... Non ebbe il tempo di avvertire gli altri, le strega era potente e fu più veloce di lei...
E adesso lei vagava in un inferno di immagini strazianti... Confusione sarà il mio epitaffio, continuava a ripetere la sua mente... Aveva bisogno di essere scossa, lo sapeva, ma chi mai avrebbe potuto comprendere il suo stato? Chi mai avrebbe potuto mettere fine a quell'incantesimo, ed essere finalmente liberata per tornare alla sua dimensione...
Pensava agli occhi di Belven... così stranamente profondi... e poi di nuovo follia, tortura, violenza... un tavolo di legno con un secchio sopra pieno di fogli che bruciano...
La sofferenza della conoscenza che va in frantusmi...
"oh! Belven, aiutami!"
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La Conoscenza è Potere
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