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Vecchio 29-11-2010, 02.15.53   #663
Morrigan
Cittadino di Camelot
 
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Morven lanciò uno sguardo intenso e diretto a quell'ombroso cavaliere.
Se non avesse pensato di essere stato già sufficientemente provocatorio, e se non si fosse preoccupato della presenza di Gonzaga in quel luogo, di certo lo avrebbe attaccato. Si limitò invece a lanciargli uno sguardo severo e accigliato, quindi guardò l'amico Goldblum con occhi che imploravano di portare pazienza, quasi volesse scusarsi lui stesso per le aspre parole che Bumin gli aveva rivolto. E fu grato al nano per essere stato in grado di trattenere un pur leggittimo gesto d'ira di fronte alla villania di quell'uomo. Ma l'unica cosa che fu in grado di fare fu quella di aiutare Goldblum ad accendere il fuoco, sperando in cuor suo con quel gesto di alleviare un po' l'offesa subita dall'amico. Non disse nulla, ma cercò di fare del suo meglio per dividere qualla fatica col nano.

Quando il fuoco cominciò a crescere e le fiamme si levarono scoppiettanti ad illuminare le pareti oscure e corrose di quel luogo, Morven pensò che fosse giunto finalmente il momento del meritato riposo.
Diede a Gonzaga il suo mantello perchè potesse stenderlo sul terreno umido e irregolare della chiesa, poi andò a sedersi vicino alla fiamma, perchè, a dispetto di quel gesto, che la galanteria e la cavalleria gli imponevano, c'era davvero un gran freddo in quella notte, e Morven cominciava a sentirne i morsi, attraverso le giunture della sua armatura.

Rimasero in silenzio, per un po'. Erano tutti molto stanchi, e il pungente scambio di battute avvenuto con quello sconosciuto non facilitava di certo la comunicazione.
Il suo sguaro era fisso su Bumin.
Così fisso che sembrava volerlo attraversare con gli occhi della mente.
Ma il volto di quell'uomo sembrava impenetrabile, sembrava volergli rimandare indietro il suo stesso sguardo, come una biglia di vetro lanciata a colpire un'ostacolo inamovibile.
Pian piano Morven sembrò stancarsi di quell'esercizio, e, forse complici le traversie del viaggio, socchiuse gli occhi e scivolò accanto al fuoco, alla ricerca di una posizione più comoda che gli consentisse di riposare.

"Che silenzio..." mormorò d'un tratto, quando si rese conto che persino la foresta era stranamente, innaturalmente silenziosa in quella notte.

Aprì gli occhi un istante, cercò Goldblum che stava seduto dalla parte opposta del fuoco, con lo sguardo intento alle fiamme.

"Goldblum, amico mio... perchè non ci narri qualche leggenda, o ci canti qualche ballata del tuo nobile popolo? Sarà di certo di ristoro per le nostre orecchie... e forse," concluse, lanciando un sorriso sarcastico all'indirizzo di Bumin "forse sarà di qualche insegnamento per coloro che ignorano l'antica cultura della razza nanica!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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