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Vecchio 30-11-2010, 02.53.34   #669
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nello stesso momento, nel profondo e oscuro cuore del bosco, Guisgard, Talia e Gila si apprestavano ad entrare nelle prigioni ormai incustodite.
"Ora o mai più!" Esclamò il nano.
"Allora facci strada, visto che conosci questo luogo di morte." Disse Guisgard.
I tre allora si avvicinarono ad una porta.
"Ecco..." mormorò Gila "... ora entreremo... ma preparatevi che non sarà un bello spettacolo..."
Un attimo dopo i tre furono nelle prigioni ed un girone dantesco si spalancò ai loro occhi.
Un corridoio semibuio tagliava in due l'ambiente, mentre sui suoi lati si aprivano diverse celle scavate nella roccia e chiuse con robuste sbarre fatte di duro legno.
La maggior parte delle celle ospitavano corpi senza vita di povere ragazze martoriate da una ferocia inumana.
I loro corpi recavano i segni di tremende ferite ed ora erano lasciati a marcire come pasto per i topi.
Ad un tratto un gemito richiamò l'attenzione dei tre.
"Lì..." indicò Gila ai suoi due compagni "... sembra viva..."
In una cella infatti vi era una ragazza che si lamentava con un filo di voce.
Sembrava esausta e svuotata per le sofferenze subite.
Il suo corpo nudo e denutrito era avvolto da un filo spinato che le lacerava la pelle e le carni.
Lividi e segni di scottature coprivano tutto il suo corpo, mentre le mani ed i piedi apparivano orrendamente mutilati.
Era in quella cella, sdraiata sulla nuda e fredda pietra, con i topi che le mangiavano brandelli di pelle.
"Maledetti topi..." mormorò Guisgard "... è viva... cerchiamo di tirarla fuori di lì..." aggiunse dopo essersi ripreso dal disgusto per aver visto quei topi.
"Credo non abbia molte speranze..." disse il nano "... e poi, in quelle condizioni, non potrebbe affrontare una fuga..."
"Al diavolo!" Ringhiò Guisgard. "Io non la lascio in questo inferno!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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