Citazione:
Originalmente inviato da Talia
E va bene... restando in argomento, sceglierei senz'altro Tristano e Isotta! 
Però concordo con sir Morris: mi piace immaginarla senza l'intermediazione di alcun filtro! 
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Io invece credo che la storia del filtro d'amore non intacchi per niente la vicende dei due sfortunati amanti di Cornovaglia, milady.
Del resto nei romanzi cortesi vi è sempre un forte simblismo che cela significatio molto profondi e complessi.
Il filtro è una pozione, un'incanto e infatti spesso l'amore, quello vero, ci viene descritto proprio così nei miti e nei romanzi.
Basti ricordare le leggendarie frecce di Amore e del loro effetto senza cura.
Ecco allora, a mio giudizio, come appunto il filtro bevuto da Tristano ed Isotta diviene una superba metafora del vero innamoramento e di come non ci sia "guarigione" dal suo straordinario potere.
Per fortuna, aggiungerei io